terça-feira, 1 de novembro de 2011

11135 - ALFREDO I,. O GRANDE (INGLATERRA)

Alfredo il GrandeDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Alfredo il GrandeAlfredo il Grande (in inglese antico: Ælfred; Wantage, 849 – 26 ottobre 899) fu re del regno anglosassone meridionale del Wessex dall'871 all'899, ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Alfredo è famoso per la sua difesa del regno contro i Danesi (Normanni), grazie alla quale fu l'unico re inglese ad avere ottenuto l'epiteto di "Grande". Fu anche il primo re del Wessex a chiamarsi "Re d'Inghilterra". Le notizie sulla sua vita ci sono pervenute soprattutto grazie all'opera dello studioso gallese Asser. Condusse una lunga guerra contro i Danesi che avevano occupato le regioni centrorientali dell'Inghilterra e li sconfisse nella battaglia di Ethandun nell'878. Da quell'anno divenne re degli Anglosassoni. Uomo colto, Alfredo incoraggiò l'istruzione e migliorò il sistema di leggi dello stato (Doom Book). Per questo fu detto "il Giustiniano inglese". Alfredo favorì lo sviluppo della cultura traducendo o facendo tradurre dal latino testi di teologia e di storia. Egli stesso contribuì alla stesura della "Cronaca degli Anglosassoni", il primo documento di storia scritto in inglese antico. Inoltre fece costruire la prima flotta da guerra inglese.

Indice
1 Infanzia
2 Vita pubblica
3 Bibliografia
4 Altri progetti

Infanzia [modifica]Alfredo nacque in Inghilterra tra l'847 e l'849 a Wantage, attuale West Berkshire, quarto figlio di Ethelwulf del Wessex (Æþelwulf), molto probabilmente dalla sua prima moglie, Osburga. Dopo aver affiancato il fratello Etelredo I (Æþelræd I) al trono dall'866, gli successe come re del Wessex e della Mercia nell'871.

Sembra sia stato un ragazzo dalla singolare attrattiva e talento e si ricordano storie sulla sua fanciullezza. A 5 anni, nell'853, si dice sia stato mandato a Roma, dove fu cresimato da Papa Leone IV, che si dice lo abbia "unto come re". In seguito gli scrittori presero questa come un'incoronazione anticipata in preparazione della sua successione al trono del Wessex. Ciò, tuttavia, non può essere successo nell'853, in quanto Alfredo aveva tre fratelli maggiori ancora in vita. Probabilmente fu più un'investitura con le insegne consolari o forse con qualche sotto-regno come quello del Kent.

Questa storia comunque è probabilmente apocrifa, nonostante che nell'854-855 Alfredo quasi certamente sia andato col padre in pellegrinaggio a Roma, spendendo del tempo alla corte di Carlo il Calvo, re dei Franchi.

Vita pubblica [modifica] Statua di Alfredo il Grande a WinchesterDurante i brevi regni dei suoi due fratelli maggiori, Ethelbald e Ethelbert, non si hanno notizie di Alfredo. Ma con la salita al trono del terzo fratello, Etelredo, iniziò la vita pubblica di Alfredo, con il suo grande lavoro per salvare l'Inghilterra dai Danesi, che allora si erano stanziati in una parte dell'isola. È durante questo periodo che Asser diede ad Alfredo il titolo di secundarius, che sembra essere una posizione simile a quella del tanist celtico, cioè un successore riconosciuto, strettamente associato al principe regnante. È probabile che questo titolo fu sanzionato dai Witenagemot, per difendersi dal pericolo di un eventuale conflitto di successione nel caso Etelredo morisse in battaglia. L'incoronare successore come co-re, comunque, era già ben conosciuta presso le tribù germaniche, come gli svedesi o i franchi, con i quali gli Anglosassoni avevano stretti rapporti.

Nell'868 Alfredo sposò Ealhswith, figlia di Etelredo Mucill, che era il priore magistrato dei Gaini, un popolo che viveva nel Lincolnshire presso Gainsborough. Lei era la nipote di un passato re della Mercia, ed ebbero cinque o sei bambini, tra cui una figlia, Ethelfleda, sarebbe diventata di diritto regina della Mercia.

Lo stesso anno Alfredo, combattendo al fianco di suo fratello Etelredo, fallì il tentativo di liberare la Mercia dalla pressione dei danesi. Per quasi due anni il Wessex ebbe una tregua. Ma alla fine dell'870 le lotte ricominciarono e l'anno che seguì fu chiamato "l'anno di battaglie di Alfredo."

Sono tramandate nove battaglie, combattute con alterne fortune, delle quali si conosce data e luogo per solo due. Una vittoriosa schermaglia nella battaglia di Englefield, Berkshire (31 dicembre 870) fu seguita da una sonora sconfitta nella battaglia di Reading (4 gennaio 871), e questa, quattro giorni più tardi, dalla brillante vittoria nella battaglia di Ashdown, vicino Compton Beauchamp nello Shriwenam Hundred.

Il 22 gennaio 871 gli inglesi vennero sconfitti ancora a Basing, e il 22 marzo 871 a Marton, Wiltshire, e in questo intervallo vennero combattute presumibilmente le due battaglie non identificate.

Il re danese Guthrun venne sconfitto grazie al ricorso di tecniche dell'esercito romano, che Alfredo aveva avuto modo di apprendere nella sua educazione: egli venerava infatti il sapere antico, cosa molto rara per un re dell'epoca, ed era fermamente convinto che la cultura antica avrebbe permesso un deciso rinnovamento nella vita politica e culturale del suo regno. Dalla vittoria gli inglesi ottennero una pace vantaggiosa con nuovi e migliori confini.

La pace permise ad Alfredo di dedicarsi alla riorganizzazione economica ed amministrativa del regno, aiutato sempre dalla cultura classica.

Gli vengono attribuite le traduzioni dirette dal latino di alcune opere importanti come la Cura Pastoralis di Gregorio Magno, la Historia ecclesiastica di Beda, il De consolatione philosophiae di Boezio o i Soliloquia di Agostino d'Ippona.

Egli è considerato il fondatore della cultura della nazione anglosassone, grazie anche all'iniziativa, probabilmente sua, della redazione della Cronaca anglosassone, la prima sintesi storiografica del suo regno.

Bibliografia [modifica]Franco Cardini e Marina Montesano, Storia medievale, Firenze, Le Monnier Università, 2006. ISBN 8800204740
Altri progetti [modifica] Wikisource contiene opere originali in lingua inglese di o su Alfredo il Grande
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Predecessore: Re del Wessex
dal 878 col titolo di Re degli Anglosassoni Successore: [[Immagine:{{{immagine}}}|30x30px]]
Etelredo 871-899 Edoardo il Vecchio I
con
II
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Etelredo {{{data}}} Edoardo il Vecchio
[mostra]v · d · mRe del Wessex
Cerdic · Cynric · Ceawlin · Cuthwulf · Ceol · Ceolwulf · Cynegils · Cwichelm · Cenwalh · Penda* · Cenwalh · Regina Seaxburh · Cenfus · Aescwine · Centwine · Caedwalla · Ine · Aethelheard · Cuthred · Sigeberht · Cynewulf · Beorhtric · Egberto+ · Etelvulfo† · Etelbardo† · Etelberto† · Etelredo† · Alfredo il Grande† · Edoardo il Vecchio† · Ethelweard† · Atelstano§

* anche re di Mercia · + anche re del Sussex, Essex, re del Kent e Mercia · † anche re del Sussex, Essex e Kent · § re di tutti i regni anglosassoni
[mostra]v · d · mRe degli Anglosassoni
Alfredo il Grande · Edoardo il Vecchio · Ethelweard · Atelstano · Edmondo I · Edred · Edwy · Edgar I · Edoardo il Martire · Etelredo l'Impreparato · Sweyn I*† · Edmondo II · Canuto il Grande*† · Aroldo I · Canuto l'Ardito* · Edoardo il Confessore · Aroldo II

* anche re di Danimarca · † anche re di Norvegia
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